Giovedì 13 febbraio - "MODIGLIANI - PARIGI 1917. UNA MOSTRA CHE SCANDALIZZÒ"
Evento curato da Umberto Falchini, studioso d’arte, e Maurizio Mini, giornalista.
Parigi, lunedì 3 dicembre 1917. È pomeriggio, al numero 50 di rue Taitbout, IX arrondissement, le persone fuori della Galleria di Berthe Weill, aspettano impazienti e curiose di vedere, per la prima volta, quei ritratti, quei colli lunghi, quei nudi, così sensuali e belli, realizzati da quel giovane pittore livornese appena trentatreenne di nome Amedeo Modigliani. Quella di Parigi è la prima mostra personale di Amedeo Modigliani: trentadue i dipinti e altrettanti disegni esposti.
Disse la stessa Weill, annunciando quello che sarebbe stato il grande evento artistico di fine anno: “...domenica si appendono i quadri e lunedì 3 dicembre, vernissage, nudi sontuosi, figure angolose, deliziosi ritratti…”.
Ma le cose non andarono così. La mostra, che doveva protrarsi fino al 30 dicembre, fu chiusa prima ancora che le porte della Galleria fossero aperte. Motivo: uno zelante commissario di polizia ordinò di “…far sparire tutte quelle porcherie! Quei nudi osceni.”
Oggi, spesso Modigliani è ricordato per l’anniversario della sua nascita o per un anniversario più triste, quello della sua morte. Meno per alcuni fatti a lui capitati come, appunto, quelli della mostra mai aperta del dicembre del 1917.
Per ricordare quell’avvenimento, l’Associazione Culturale “Franco Ferrucci”, in collaborazione con Erasmo Libri e con il patrocinio e la compartecipazione del Comune di Livorno, presenta giovedì 13 febbraio, alle ore 17.30, al Cisternino di Città (Casa della Cultura) “MODIGLIANI - UNA MOSTRA CHE SCANDALIZZÒ”, evento curato da Umberto Falchini, studioso d’arte, e Maurizio Mini, giornalista.
Nell’occasione saranno proiettate e commentate le immagini delle opere di Modigliani che avrebbero dovuto far parte della mostra di Parigi e che nessuno allora vide.
Prima della proiezione gli attori Riccardo de Francesca e Eleonora Zacchi, direttrice del Centro Artistico Il Grattacielo, leggeranno alcuni brani tratti dalle memorie di Berthe Weill su ciò che successe fuori della Galleria, tra la stessa Weill e il solerte commissario di polizia che ordinò la chiusura della mostra.
Nella stessa occasione sarà possibile acquistare una pubblicazione sulla mostra parigina di Amedeo Modigliani, pubblicato da Erasmo Libri (nel 1917 fu stampato solo un invito che aveva valore di catalogo) che oggi potrebbe essere definito il “catalogo mai stampato” della mostra parigina mai aperta; nella pubblicazione non tutte le opere esposte in quella mostra sono riportate poiché nell’invito di allora i nomi di alcuni quadri non consentono un’identificazione certa dell’opera. Comunque, quelli pubblicati nel volume sono molti dei capolavori che sicuramente furono esposti nella Galleria di Berthe Weill, in 50 rue Taitbout.
An immersive tool to learn about the life of Amedeo Modigliani through his hometown.
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